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L’IMPORTANZA DELLA RIABILITAZIONE DOPO UN INTERVENTO
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Nonostante l’evoluzione delle tecniche chirurgiche abbia velocizzato i tempi di recupero è importante non sottovalutare il percorso immediatamente successivo all’intervento, perché talvolta la mancanza di una riabilitazione adeguata può causare delle complicanze allungando i tempi di recupero.
Qualunque intervento chirurgico che coinvolga ossa, muscoli, tendini e nervi come ad esempio le protesi articolari o le ricostruzioni di legamenti, ha necessità di essere seguito da una fase di riabilitazione più o meno lunga a seconda del caso.
Il dottor Andrea Zattin, primario responsabile della riabilitazione neuromotoria e della lungodegenza riabilitativa presso la Casa di Cura Villa Maria suggerisce che l’indicazione del trattamento più adatto dipende non solo dal tipo di trauma e dallo specifico intervento chirurgico subito dal paziente, ma soprattutto dal livello di disfunzione motoria correlato. In base alla complessità di quest’ultimo, si può valutare se impostare un progetto riabilitativo individuale, un regime di ricovero oppure la presa in carico ambulatoriale.
Normalmente durante il ricovero riabilitativo ospedaliero si cerca di ottimizzare nel più breve tempo possibile il recupero dell’autonomia personale. Successivamente una volta dimesso, il paziente si deve comunque impegnare a seguire una riabilitazione finalizzata al recupero prioricettivo e della forma muscolare per favorire il ritorno alla pratica delle attività della vita quotidiana.
In questa fase risolutiva, la collaborazione e la motivazione del paziente sono dei requisiti essenziali per un percorso riabilitativo ottimale ed un recupero funzionale il più completo possibile, fino alla completa guarigione.